Il dibattito sulla chirurgia estetica è da sempre molto accesso. Spesso gli interventi estetici poco naturali o eseguiti senza la giusta attenzione per la fisicità del paziente, inducono a risultati che appaiono eccessivi o tendono a sfociare nella volgarità. Contro gli “eccessi” si schierano alcuni professionisti che, da sempre, consigliano di affidare questi particolari interventi unicamente a specialisti in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Sempre valida la regola, dunque, di farsi guidare da chi si è formato attraverso un lungo percorso professionale e formativo; ma anche ascoltare sempre i consigli dei professionisti, facendosi guidare verso un risultato che appaia il più naturale possibile.
La riflessione riguardo gli eccessi della chirurgia estetica è portata avanti da diversi professionisti del settore.
Il dottor Gennaro D’Orsi
l dottor Gennaro D’Orsi specializzato in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, con una predilezione nella chirurgia estetica della mammella, il dottore opera attualmente sia a Roma sia a Pozzuoli (Napoli) e si interessa, in particolare, di informare correttamente i propri pazienti sul corretto impiego della chirurgia estetica.
Lo specialista deve saper guidare verso un lavoro naturale e adatto alla persona
Sono molto frequenti, a tal proposito, i casi in cui i pazienti si presentano davanti al professionista con richieste eccessive, irrealistiche o irrealizzabili. Il compito dello specialista, in questo caso, sta nell’ascoltare le richieste di chi si trova di fronte, lasciando spazio a eventuali dubbi e necessità, per poi però indirizzare l’interlocutore verso la scelta più corretta e opportuna per la propria persona.
Sostegno psicologico
Particolare attenzione, inoltre, va riservata a quei pazienti che ricadono in specifici spettri psicologici di disturbo ossessivo compulsivo, come per esempio chi soffre di “dismorfofobia”. Il disturbo, in questo particolare caso, si presenta come una preoccupazione eccessiva nei confronti di difetti fisici talvolta immaginari o comunque di entità nettamente inferiore a quanto evidenziato dal paziente. Il focus della patologia in questo caso è proprio legato all’apparenza estetica e, spesso, è caratterizzato da pensieri intrusivi che provocano disagio legati a uno o più difetti fisici. In questi particolari casi, il consiglio del dottor D’Orsi è quello di affrontare, dapprima, una terapia di taglio psicologico, cercando di supportare il paziente attraverso un trattamento attento e delicato.
Interventi estetici naturali
Al di là delle più particolari distorsioni psichiche il dottor D’Orsi cerca, nel suo lavoro, di mettere in luce anche quelli che possono essere i risultati terribili di una scorretta chirurgia estetico o plastica. I cosiddetti risultati “monster” della chirurgia si devono contrapporre, invece, agli interventi di stampo naturale, più armonico. Il risultato della chirurgia estetica, infatti, non deve mai essere notato e mai risultare visivamente riconoscibile. L’approccio di tanti professionisti, tra cui il dottor Gennaro D’Orsi, è dunque quello di non accettare mai delle richieste esagerate cercando, invece, di indirizzare il paziente verso la scelta più adatta alla propria fisicità.
Ricostruzione della mammella
Particolare riflessione, in questa sede, è poi da attribuire alla ricostruzione della mammella. Un risultato eccessivamente innaturale, infatti, con per esempio un livello superiore del petto troppo pieno restituisce un effetto estremamente innaturale. La mastoplastica additiva, invece, deve essere realizzata in maniera quasi “sartoriale”, rispettando la fisicità del paziente e scegliendo la tecnica più adatta, di volta in volta, al singolo caso. L’eccesso chirurgico non può mai essere la scelta, ogni procedura deve sempre essere diversa, adattata al singolo paziente e indirizzata a un risultato elegante e armonico.
Mettere in evidenza le diverse possibilità
Un ultimo focus, secondo il dottor Gennaro D’Orsi, è poi da dedicare alla differenza tra la medicina e la chirurgia estetica. Di frequente, infatti, capita che i pazienti chiedano quale delle diverse modalità di intervento è meglio scegliere senza però conoscere davvero a fondo i due approcci. Non esiste, infatti, una modalità preferibile rispetto a un’altra ma, piuttosto, è bene informare i pazienti riguardo i limiti e i pregi di entrambe le discipline.
Medicina estetica e chirurgia estetica
La medicina estetica, se eseguita con rigoroso approccio scientifico, può dare risultati estremamente soddisfacenti ma al contrario, superando i limiti, il rischio è di sfociare in risultati innaturali dettati da un inasprimento della procedura. Dopo questo livello, è compito del professionista indirizzare il paziente alla chirurgia nel momento in cui la medicina non riesce più a fornire i risultati desiderati. Di norma, si tende a iniziare con interventi di medicina estetica, come ringiovanimenti della pelle con punturine o filler, per poi passare – dopo aver fatto prendere confidenza al paziente dei cambiamenti nel proprio corpo – alla chirurgia.
Gli interventi chirurgici sono di norma più complessi, rispetto alla medicina, e offrono risultati più decisivi e duraturi nel tempo. In conclusione, il consiglio del dottor Gennaro D’Orsi è quello di affidarsi a figure professionali altamente specializzate, capaci di guidare il risultato dell’intervento verso l’effetto più adatto alla fisicità della persona che vi si sottopone.