CHE COSA SONO GLI ULTRASUONI?
L’ultrasuonoterapia o terapia a ultrasuoni è una tecnica, comune in ambito fisioterapico, che si avvale delle proprietà curative delle onde acustiche ad alta frequenza, ossia gli ultrasuoni.
A CHE COSA SERVONO?
L’impiego degli ultrasuoni in campo medico-sanitario è molto ampio. Nella fisioterapia e nella riabilitazione vengono utilizzati come modalità terapeutica per il trattamento di: Edemi; Patologie Infiammatorie; Borsiti; Fascite Plantare; Dolore Calcaneare; Tendiniti.
COME FUNZIONANO
Gli ultrasuoni sono onde acustiche con una frequenza superiore ai 20 kHz (20.000 Hertz), non udibile all’orecchio umano. Sfruttando le potenzialità e la capacità di penetrazione di queste onde, l’ultrasuonoterapia viene considerata una terapia termica meccanica, in grado di generare particolari benefici.
Tale trattamento consiste nell’irradiazione ultrasonora dei tessuti, la quale produce due effetti: un effetto pulsante meccanico e un effetto termico che, insieme, facilitano ed esaltano gli scambi cellulari e intracellulari.
Nello specifico, i tessuti irradiati comportano l’urto delle strutture cellulari e intracellulari che provoca un conseguente dispendio energetico e la produzione di calore. Da questo effetto deriva quello curativo.
Per eseguire la ultrasuonoterapia viene applicato, sulla zona da trattare e sull’apparecchio elettromedicale, un gel conduttivo che permette la trasmissione delle vibrazioni sonore. La durata di una seduta varia tra i 10 e i 15 minuti.
GLI EFFETTI
Come sopra indicato, gli effetti e l’efficacia della terapia a ultrasuoni dipendono dagli scambi energetici cellulari e intracellulari. In particolare, possono essere di tipo:
• analgesico;
• anti-infiammatorio;
• antiedemigeno
• decontratturante per i muscoli;
• stimolante del metabolismo
• stimolante del riassorbimento dei liquidi che provocano un’infiammazione.
QUANDO SONO CONTROINDICATI?
Ci sono casi in cui la terapia a ultrasuoni non è consigliata o indicata. Inoltre, non viene applicata su determinate zone del corpo. È lo specialista a valutare la prescrizione.